Informazioni e tasse
Il Conservatorio di Musica è l'istituzione preposta allo studio della musica dal punto di vista professionale, culturale e artistico. Istituzione denominata di “Alta Cultura”, come recita la Costituzione italiana, per il ruolo fondamentale che svolge nella formazione della figura del musicista quale strumentista, cantante, compositore, direttore d'orchestra, direttore di coro, didatta.
Il Conservatorio si configura come Ente istituzionale dello Stato:
* Organizza manifestazioni atte a promuovere l'attività degli allievi, dell'orchestra, del coro, di formazioni di musica da camera di vario organico, eventualmente con la partecipazione a supporto del corpo docente e dei tirocinanti (ex allievi già diplomati).
* Pianifica manifestazioni seminariali e concertistiche con docenti e allievi di altri Conservatori e istituzioni similari italiane e straniere, con interpreti esterni, musicisti, compositori, musicologi, didatti di chiara fama, in stretta collaborazione con enti pubblici e privati.
* Ospita masterclass e corsi di aggiornamento.
* Promuove attività artistiche che si snodano in ideazioni annuali e pluriennali: cicli a tema, nella forma della lezione - concerto, del recital, strutturati in rassegne e festival, aperti al pubblico. Il Conservatorio si configura pertanto come struttura flessibile, organizzata in modo tale da soddisfare differenti tipologie di utenza, studenti e pubblico.
Questa guida ha lo scopo di presentare il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria sia dal punto di vista istituzionale che dal punto di vista progettuale - artistico. In attesa che il faticoso processo di trasformazione dei Conservatori conseguente l’approvazione della Legge 508/99 (Riforma dei Conservatori e delle Accademie) arrivi a determinare l’assetto definitivo di tali Istituzioni, il “Vivaldi” continua ad operare in coerenza con le sue “vocazioni” e i suoi intenti: la riflessione sui contenuti, l’adeguamento ai cambiamenti, l’arricchimento dell’offerta sulla base della qualità e non solo della quantità, la considerazione dei ritmi di studio, l’attenzione alle possibili figure professionali in uscita, l’impegno a prepararsi ai cambiamenti, prevedendoli quando è possibile, senza però anticipare modifiche azzardate che potrebbero rivelarsi difficilmente applicabili.
A tale scopo questa Guida propone sia la descrizione dell’attuale struttura “tradizionale” sia una serie di proposte e novità che, pur non perdendo mai di vista la prerogativa di Scuola di Musica che è caratteristica del Conservatorio, costituiscono il necessario adeguamento, l’aggiornamento e la “preparazione” alle future trasformazioni che dovranno riguardarci.
L’intento è quello di consentire agli allievi di programmare, accanto ai percorsi tradizionali o ai consolidati corsi sperimentali (che in attesa dei nuovi regolamenti rimangono tuttora in vigore), un piano di studio personale da organizzare nel corso degli anni a seconda dei propri ritmi ed interessi e che costituisca un arricchimento del proprio bagaglio musicale e culturale.